23 Ago Ristrutturare: un affare di famiglia
La costruzione di una casa o la sua ristrutturazione spesso sono un “affare di famiglia”, perché ad essere coinvolti sono quasi tutti, papà, mamma, suocera, figli adolescenti che non possono non dire la loro… ed è così che il cantiere da “tranquillo” luogo di lavoro si trasforma in una rappresentazione teatrale a tratti surreale.
I commenti e i suggerimenti arrivano senza soluzione di continuità: io lo farei così, secondo me sarebbe più comoda questa soluzione, davvero ti piace questa cosa? Ma non si faceva prima a buttar giù tutto e rifare?
E potremmo andare avanti così ancora per ore.
Il capostipite
L’ultima volta ci siamo lasciati presentandovi Francesco, il papà di Enzo.
Francesco è un personaggio chiave, un attore principale così come Enzo e Sara.
Noto imprenditore della zona, con fare carismatico e determinato arriva in cantiere e istintivamente tutti scattano sull’attenti come a percepire la sua autorevolezza innata. Allo stesso tempo però il suo senso dell’ironia, i suoi modi brillanti e generosi nei confronti di tutti ne fanno una persona disponibile a capire le esigenze degli altri, così quando vede cose strane o di cui non comprende l’utilità, chiede spiegazioni.
In effetti di cose cosiddette strane Francesco ne nota tante, perché questo progetto non è come tutti gli altri, questa sarà una casa in classe energetica A4. Di tradizionale non c’è quasi nulla in questa ristrutturazione, anzi ci sono tantissimi elementi innovativi e poi c’è la “natura”.
Ecco la natura… interessante eh la natura…
perfetta… per farci le passeggiate…
ma per costruire case? Questa bio-edilizia fa sorgere un sacco di domande e così, per soddisfare curiosità e avere risposte, Francesco a turno interroga gli uomini in cantiere oppure – peggio – suo figlio!
Enzo tenta ogni volta di dipanare i suoi dubbi ma non sempre con successo, così accade che alla vista del cappotto isolante di ben 30 cm di spessore Francesco spari la sua raffica di domande:
Enzo, perché è così spesso? Ma con tutto ‘sto isolamento poi l’aria circola in questa casa? E la muffa, come la mettiamo con la muffa? Ma siamo sicuri che non prenda fuoco?.. e poi durerà per sempre?
Uno dei più grandi timori di Francesco infatti è che l’abitazione ristrutturata con tutti i sistemi all’avanguardia, con l’ampliamento in legno invece che con l’utilizzo del mattone, non sia altrettanto “eterna”.
Tutto questo però si noti bene, non è ostilità o mancanza di fiducia nelle nuove metodologie costruttive. Semplicemente quello di Francesco è attaccamento alla tradizione, ai metodi costruttivi di una volta, che qui non vengono messi da parte, bensì integrati con altri.
E poi arriva la domanda delle domande:
“Enzo, non facevamo prima a buttare giù tutto e ricostruire”?
Ed Enzo prontamente: “no papà, vedrai vedrai alla fine sarà tutto perfetto esattamente come previsto dal progetto. E comunque a me piace così”!
I discorsi tra padre e figlio continuano quotidianamente e tra un confronto e l’altro la casa comincia a prendere la forma dei pensieri, dei desideri e dei sogni di Enzo e Sara.
Ma quale sarà la sua forma definitiva? Continua a seguirci, ti aspettiamo con la prossima puntata di Civico 2: una casa per Enzo e Sara.
Photo credits to andreapomella.com