20 Set Sara e la casa dei suoi sogni
E’ passato quasi un anno da quando Enzo e Sara hanno trovato l’edificio da ristrutturare e sono cominciati i lavori, dieci mesi durante i quali non si sono risparmiati e non hanno fatto mancare la loro presenza in cantiere partecipando alle decisioni e alle scelte da fare, sia estetiche che tecniche, anzi diciamolo, erano loro a sollecitare una scelta piuttosto che un’altra e a scandire le tempistiche, con buona pace di tecnici e uomini di cantiere.
Ho deciso quindi di chiedere direttamente a Sara di raccontarmi come ha vissuto tutto il trambusto e se si aspettava che le cose andassero proprio così.
Sara, cominciamo dall’inizio, la casa sta prendendo forma, al punto in cui siamo rispecchia esattamente quello che ti immaginavi e, soprattutto che desideravi?
Sì, direi proprio di si. Quando ristrutturi una casa sai fin da subito quali spazi avrai a disposizione, quindi la tua immaginazione lavora già su qualcosa di concreto, puoi “vedere” quello che sarà senza dover aspettare che i muri vengano costruiti, questo è senza dubbio un vantaggio.
Per tutto il resto mi sto dando da fare perché diventi esattamente come l’avevo immaginata.
Mi ha parlato di una scelta che mi ha colpito, devo ammetterlo, cioè il posizionamento del locale lavanderia al piano superiore, nella zona notte. Anche a qualcun’altro questa scelta è parsa un po’ “bizzarra”?
In effetti Enzo e non solo lui, quando ho chiesto che la lavanderia venisse posizionata al piano superiore è rimasto un po’ stupito. Di solito in tutte le case è una stanza che viene posizionata al piano terra se non addirittura vicino al garage. Ma in questo modo il suo utilizzo non è affatto funzionale, infatti la maggior parte della biancheria o degli indumenti da lavare si trovano nelle camere da letto o nei bagni. Perché quindi dover andare avanti indietro con delle ceste piene di panni, quando puoi avere tutto più a portata di mano?
Devo dire che non ci avevo mai pensato, forse perché io abitando in un appartamento il problema lavanderia non ce l’ho proprio, in quanto completamente sprovvista di tale privilegio ahimè… ma mi trovo assolutamente d’accordo con te.
Durante questi mesi tu ed Enzo vi siete trovati in disaccordo su qualche scelta da fare?
Come tu ben sai la nostra diventerà una casa altamente tecnologica oltre che estremamente efficiente dal punto di vista energetico. In cucina per esempio il piano cottura sarà ad induzione alimentato dall’impianto fotovoltaico, il che significa che non avremo mai e ripeto mai bisogno del gas… ecco ti dico questo perché invece Enzo ha deciso che l’allacciamento del gas dovrà esserci e non vuole sentire ragioni perchè:
“Sara… un domani… non si sa mai!”
Tutto questo mi fa pensare che Enzo sia proprio il figlio di suo padre, come si suol dire! Sei d’accordo con me Sara? (E Sara alza gli occhi al cielo e mi sorride…)
Nella vostra casa è prevista anche una bellissima veranda che sarà possibile vivere praticamente tutto l’anno infatti avete pensato anche a un camino a biogas, come mai non un camino a legna?
Tu forse non ci crederai, ma io non sopporto l’odore della legna che brucia, mi spiego meglio: in realtà non sopporto l’odore del fumo.
Questo è comprensibile, ma il camino non dovrebbe fare fumo se costruito a regola d’arte…
Infatti il problema è proprio questo. Nella nostra casa attuale abbiamo un camino la cui canna fumaria funziona malissimo, il risultato è che quando vogliamo accenderlo io prima devo mettere in atto tutta una combinazione di aperture di finestre e chiusure di porte in modo tale che la casa non si riempa di fumo.
So perfettamente che nella nuova abitazione non accadrebbe assolutamente la stessa cosa, ma non voglio saperne, su questo punto ho deciso io in modo autonomo, Enzo per una volta ha dovuto accontentarmi.
Combinazione vuole che Enzo arrivi proprio mentre stiamo concludendo la nostra chiacchierata e sentendo le ultime parole di Sara io ne approfitto per domandargli: Enzo mi pare di capire che l’ultima parola spetti alla padrona di casa, è così?
Enzo mi guarda di sottecchi e con un sorriso mi risponde: avevi dei dubbi? No, in effetti non ne avevo…
Ora non ci resta che continuare a seguire i lavori con sempre più curiosità per il risultato finale. Stay Tuned!